L'oratorio venne fondato subito dopo la fine della prima guerra mondiale grazie all'interessamento del futuro servo di Dio Zaccaria Negroni (1899-1980) e dell'abate parroco dell'epoca, monsignor Guglielmo Grassi (1868-1954). I primi responsabili della struttura furono gli adepti del nuovo ordine religioso dei Piccoli discepoli di Gesù, che curavano la gestione anche della adiacente tipografia Santa Lucia, il tutto con il patrocinio di Zaccaria Negroni e dell'abate parroco.
Durante il periodo fascista l'oratorio subì la concorrenza delle attività sportive organizzate dal Regime, che aveva fatto realizzare attrezzati centri sportivi per la GIL (Gioventù italiana del littorio), e venne osteggiato dalle autorità nel quadro della lotta per il controllo dell'educazione della gioventù combattuta in quegli anni tra Chiesa cattolica e regime fascista.