La parrocchia della basilica di San Barnaba è la più importante del comune di M arino e della vicarìa omonima, ed il suo parroco dal 1731 ha la qualifica di abate mitrato nullius diocesios.[52] La parrocchia riveste anche grande importanza nella diocesi: è l'unica basilica del territorio oltre alla basilica cattedrale di San Pancrazio ad Albano Laziale, ed il suo capitolo, come già accennato, venne riconosciuto primo per importanza ed antichità assieme a quello della collegiata di Santa Maria Assunta ad Ariccia in seguito ai sinodi diocesani del 1668,[53][54] del 1687[53][54] e del 1847.[54]
La parrocchia è popolata da circa 8500 anime[55] e si estende per una parte del centro storico di Marino (occupando il rione Santa Lucia, il rione Castelletto, il quartiere Acquasanta, il quartiere Vascarelle, il quartiere Civitella ed il quartiere Villa Desideri) e in alcune località del territorio comunale (Monte Crescenzo, Campofattore, Pascolari di Castel Gandolfo, Castagnole).
Fino ad alcuni anni fa erano incluse nel territorio parrocchiale anche le località di Palazzolo, che amministrativamente è compresa nel comune di Rocca di Papa, e Pozzo Carpino, che è un'exclave del comune di Grottaferrata. L'autonomia delle altre parrocchie del centro storico, dove esistono chiese nate con funzione conventuale, è piuttosto recente: la chiesa di Santa Maria delle Grazie si è costituita parrocchia solo nel 1954,[56] mentre la chiesa della Santissima Trinità è nata alla fine degli anni cinquanta.
Nel territorio parrocchiale sono anche inclusi il santuario di Santa Maria dell'Acquasanta e la chiesa di Sant'Antonio di Padova al rione Castelletto. Nello stesso edificio della basilica, sono situati l'oratorio del Gonfalone e l'ex-oratorio della Coroncina. .